La Puglia, con il suo clima soleggiato e la sua tradizione enologica millenaria, è un luogo ideale per la produzione di questi vini dal colore vibrante e dal gusto irresistibile. Nel corso dei secoli, la regione ha affinato le sue tecniche di vinificazione, creando una vasta gamma di vini rosati che esprimono la ricchezza del territorio e la passione dei suoi viticoltori. Attraverso antiche pratiche e l'utilizzo di varietà di uve autoctone, i vini rosati pugliesi raccontano storie di tradizione, territorio e sapori unici. In questo viaggio enologico, esploreremo le origini di questi vini, le loro caratteristiche distintive e le zone della Puglia che ne sono diventate rinomate. Siete pronti a scoprire i tesori nascosti di questa terra attraverso un calice di rosato?
L’origine dei vini rosati pugliesi
Le temperature calde che caratterizzano gran parte dell'anno insieme alla ricca tradizione culinaria basata su prodotti di terra e di mare, contribuiscono a rendere la Puglia un luogo ideale per apprezzare i vini rosati. È probabile che siano stati i coloni greci a insegnare ai contadini salentini l'arte di produrre questi vini attraverso il metodo a "lacrima", un processo delicato in cui si sottopongono le uve nere, raccolte in sacchi, a una pigiatura leggera in modo da farle rilasciare gocce di succo, che vengono raccolte come mosto fiore, senza che entri in contatto con le bucce.
Verso la metà del XIX secolo, diverse aziende vinicole pugliesi nell'area di Castel del Monte cominciarono a produrre vini rosati e a esportarli, facendo uso dell'uva di Troia e del Bombino Nero. Tuttavia, il primo storico imbottigliamento di vino rosato ottenuto da Negroamaro e Malvasia Nera si verificò a Salice Salentino nel 1943.
Le caratteristiche dei vini rosati pugliesi
Al giorno d'oggi, in tutte le province della Puglia, si producono vini rosati estremamente variegati, che colpiscono per la loro straordinaria gamma di colori che vanno dal rosato ciliegia al corallo, passando per tonalità provenzali. Questi vini si distinguono per la loro fragranza e raffinatezza, con profumi che evocano fragoline di bosco, melagrana, lampone, ciliegia, rosa, oleandro, peonia, macchia mediterranea e rabarbaro. Il loro gusto è pieno, equilibrato e in grado di unire freschezza e sapidità, accompagnati da un'alcolicità adeguata. Raramente i vini rosati riposano in botti di legno, sebbene vi siano alcune interessanti eccezioni.
Il Negroamaro Rosato: il più classico dei rosati e i suoi abbinamenti
Il vino Negroamaro Rosato è un vero e proprio classico, ricco di struttura e complessità.
Le caratteristiche di questo meraviglioso vino permettono un abbinamento divino con prosciutto e fichi, parmigiana di melanzane e anche con piatti tradizionali come cozze gratinate, scamorza affumicata, formaggi freschi, zuppe, capocollo e soppressata, ciceri e tria, e cavatelli al sugo con funghi cardoncelli. Inoltre, quando viene miscelato con Malvasia Nera di Brindisi e/o Lecce, Susumaniello e Primitivo, il risultato può essere sorprendente.
Il Bombino Nero
Nella zona settentrionale della Murgia, che comprende anche Castel del Monte, si producono vini rosati un po' più snelli ma di straordinaria eleganza utilizzando il Bombino nero. Questo vitigno è particolarmente adatto per la produzione di vini rosati grazie alla sua buccia estremamente sottile e poco ricca di sostanze coloranti, mentre la polpa è ricca di succo e ha una consistenza meno compatta. Pertanto, con la sgrondatura delle uve pigiate consente di ottenere un mosto fiore delicatamente colorato. Inoltre, la presenza di acini verdi all'interno dei grappoli maturi favorisce il mantenimento di un'acidità elevata, che si traduce in una sensazione di freschezza nel vino.
Vino rosato da Primitivo
Allo stesso modo, il Primitivo sta guadagnando terreno come varietà promettente per la produzione di vini rosati.
Il vino rosato di uve Primitivo incanta con la sua freschezza, il profumo invitante e la versatilità in tavola. Con la sua frutta rossa fragrante e una piacevole nota minerale, il suo delicato colore seduce fin dal primo sguardo. Questo vino si sposa alla perfezione con antipasti all'italiana, zuppe e brodetti di pesce, pesce cotto al cartoccio o al forno e formaggi a pasta semidura, anche di media stagionatura.
Anche nella zona settentrionale di Bari e Foggia, così come nella zona di Taranto e nella Murgia barese, si stanno sviluppando esperienze positive con vini rosati ottenuti da uva Montepulciano e Uva di Troia.
La versatilità del vino rosato pugliese lo rende spesso una scelta ideale per accompagnare l'intero pasto, alleviando l'incertezza nella scelta del vino più adatto.